Il valore della prossimità

Amazon sta entrando in molti segmenti commerciali […] eppure, secondo una recente indagine Morgan Stanley Reserch ci sono almeno 8 attività commerciali che il colosso dell’online avrà difficoltà a presidiare, fra cui anche il bricolage.

Così scrive Raffella Pozzetti nel suo articolo dove espone i motivi per cui il colosso americano fa fatica a trionfare in alcuni settori.  Ma quale è la motivazione?

Perché Amazon farebbe fatica in alcuni settori, farmacia compresa

Come ricordava l’esperta di retail Raffaella Pozzetti, che oltre a scrivere per Brico Magazine collabora con la prestigiosa rivista Mark Up, alcune merceologie necessitano di spiegazioni all’atto dell’acquisto, tanto che il bisogno di consulenza è così forte da far preferire al cliente un negozio tradizionale ad uno online!

Se questo è vero per i prodotti da giardino o per attrezzi per il fai da te della domenica, è ancora più vero per quelli legati alla salute, dove il consiglio dell’esperto esercita un’importanza ancora maggiore.
Per questo, come già ricordato in un precedente post, l’entrata di Amazon nel settore della distribuzione dei farmaci è sicuramente un fenomeno da seguire con molta attenzione. Infatti quando si muove un gigante di quelle dimensioni è sempre bene essere attenti, ma molto probabile non causerà quel tracollo che alcuni hanno ipotizzato. Probabilmente le persone acquisteranno su Amazon solo quelle referenze che già conoscono e che devono assumere per un determinato periodo, vedi ad esempio i farmaci per i malati cronici (a questo scopo l’anno passato il gigante di Saettelle ha comperato la farmacia online Peel-pack specializzata nella vendita di medicinali per pazienti cronici), continuando ad acquistare i prodotti per le patologie acute (mal di gola, tosse, eccetera) direttamente nella farmacia all’angolo.

La sfida per la farmacia del domani: i servizi

La sfida del canale per i prossimi anni sarà tutta incentrata sulla risposta immediata ai bisogni di salute della popolazione, sia attraverso la vendita di prodotti, ma anche l’erogazione di servizi.
Pensiamo ad esempio all’analisi del capello che alcune farmacie erogano ai propri clienti, un conto è acquistare uno shampoo su Amazon, altra cosa è ricevere un consiglio mirato dopo aver fatto l’analisi del cuoio capelluto ed aver individuato il prodotto più idoneo per le problematiche della singola persona.

Senza entrare nella differenza dei tempi di consegna tra online e offline (differenza che andrà sempre di più ad assottigliarsi), la vera sfida tra i due canali si giocherà sul livello di servizio offerto e principalmente sulla capacità di consiglio.
Pertanto, la farmacia se vorrà vincere dovrà specializzarsi, ad esempio creando un reparto cosmetico con tanto di addetto, ed essere capace di erogare servizi e consulenza di alto livello, fornendo così una serie di motivazioni forti per recarsi al suo interno come ha fatto con successo CVS in America!

Del resto la prossimità è prima di tutto servizio!

Buona riflessione a tutti.

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