Spirito d’intrapresa cercasi

L’evoluzione del mix dei ricavi degli ultimi anni ha portato in auge l’anima più “commerciale“ della professione, mettendo in evidenza come lo spirito imprenditoriale posseduto da alcuni titolari, sia assolutamente determinante per il successo delle singole realtà. Anche in un contesto particolarmente difficile come quello creato dalla crisi del Covid 19, alcune farmacie, sono riuscite a reggere meglio l’impatto delle difficoltà grazie allo spirito di intrapresa dei membri della squadra, abbracciando immediatamente soluzioni innovative per fronteggiare la crisi .  Non c’è dubbio che ancora oggi nel descrivere la professione si tenda ad indugiare su aspetti che il corso degli eventi hanno marginalizzando, senza porre la giusta enfasi su fattori nuovi come, l’abilità di mettere a disposizione della clientela servizi innovativi, il padroneggiare tecniche di gestione evolute, nonché coordinare positivamente squadre di professionisti dalla cui motivazione deriva il successo della farmacia, elementi che se posseduti correttamente possono fare la differenza dalla concorrenza!

In passato, la stella polare del settore era la pianta organica e la sua rigida attuazione, era questa norma che regolava la competizione nel settore e costituiva la barriera all’ingresso di eventuali nuovi operatori. Ma a causa delle liberalizzazioni in atto (il virus di questa primavera ha sancito anche per questo settore l’affermazione dell’e-commerce), questa norma sta perdendo di importanza, mentre assumono rilevanza le barriere all’uscita, ossia le azioni messe in campo dalla singola farmacia per fidelizzare i

clienti. Il passaggio da barriere all’entrata a quelle all’uscita, rappresenta una vera e propria rivoluzione copernicana per il settore e per le persone che vi operano, in quanto nelle barriere all’uscita, ossia la capacità di fidelizzare i clienti, l’elemento determinate sono le iniziative del singolo operatore e non più l’azione politica portata avanti dal sindacato di categoria. Il momento richiede pertanto oltre a una discreta dose di resilienza per fronteggiare il periodo non certo roseo, ma anche una maggiore imprenditorialità , ossia la capacità di vedere oltre, e magari sapere riorganizzare i contorni del business in cui uno si trova ad operare, vuoi attraverso l’introduzione di nuove merceologie o piuttosto di nuovi servizi. Il percorso che una persona compie per divenire un imprenditore, può essere breve o lungo e dipende dalle circostanze in cui si viene a trovare l’individuo, nonché dalle sue caratteristiche personali. Certo è che lo scenario odierno impone anche ai proprietari di piccole farmacie di acquisire uno stile imprenditoriale, capace di cogliere sistematicamente le nuove opportunità che il momento mette a disposizione, da qui la necessità di aggiornarsi e studiare costantemente, perché in questo contesto sempre più fluido il rischio è quello di essere superati!

Buona riflessione.

GCP

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