Sanità integrativa

Gli italiani, abituati da oltre 40 anni dai servizi di un eccellente Sistema Sanitario Nazionale sono sempre più disorientati difronte al suo arretramento, per questo chi può provvede ad acquistare in proprio le diverse prestazioni per superare le lunghe liste d’attesa.

In uno  scenario di questo tipo non deve stupire che L’assistenza sanitaria integrativa  che permette l’integrazione o la sostituzione della sanità pubblica, attraverso l’intervento dei fondi sanitari integrativi acquisti sempre più campo. Piani di sanità integrativa possono  essere stipulati dal singolo cittadino, vedi assicurazione privata, oppure in forma collettiva con fondi di categoria come accade per i dirigenti con il fondo Fasi, o piuttosto della singola azienda. A seconda dell’ente erogante, la sanità integrativa offre la possibilità ai propri iscritti di ricevere un rimborso totale o parziale delle prestazioni medico-sanitarie erogate presso la propria struttura ospedaliera o ambulatoriale di fiducia.

Con queste premesse, si capisce facilmente, come il grande mercato della sanità e dell’assicurazione del rischio sanitario faccia gola a molti, non deve stupire pertanto che diversi operatori si siano buttati in tale settore in cerca di allargare il loro business. A questo proposito è interessante riflettere sulle iniziative avviate di due importanti banche per cercare di presidiare il mondo della salute:

Bnl-Bnp Paribas, da quasi un anno la banca francese ha messo a disposizione della sua clientela  dieci  “Healthy corner” in altrettante filiali. I clienti in totale autonomia   possono sottoporsi, gratuitamente  ad alcune prestazioni di primo livello come misurazione della pressione, esame impedenziometrico, elettrocardiogramma a distanza, ma anche sottoscrivere piani integrativi per la salute della famiglia.

MPS insieme ad AXA,  conscia dell’importanza del “tema salute”   ha deciso di offrire servizi sanitari ai propri clienti direttamente in filiale, per questo ha istituito in tre filiali (Milano, Padova e Bari)  una cabina  “medica” nella quale i clienti possono eseguire in auto analisi con il supporto di un tecnico in remoto ben 14 esami diagnostici . E’ facile cogliere come questa iniziativa pilota rappresenti un traino per la vendita di polizze sanitarie integrative da collocare alla clientela.

In uno scenario che vede il SSN arretrare e molte persone costrette a pagare di tasca propria le singole prestazioni, non deve stupire se la sanità integrativa tra mille difficoltà acquisti sempre più rilevanza, ma che possa diventare anche una grossa opportunità per il sistema farmacia. Certamente l’attuale frammentazione del canale non aiuta la sua diffusione, ma con l’arrivo delle catene è  facilmente ipotizzabile che in un prossimo futuro le diverse compagnie di assicurazione collocheranno i loro servizi anche attraverso il canale delle farmacie. Del resto da tempo si ipotizza che la farmacia dovrà divenire un punto di erogazione non solo di prodotti (farmaci e non ) come accade oggi, ma anche di servizi, e molto probabilmente anche le polizze sanitarie integrativa rientreranno in tale elenco !

Buona riflessione.

GCP

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