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Pharma Barometro



Pharmabarometro rappresenta un osservatorio sul mondo della farmacia e su tutto il settore del CHC. Nelle tre sezioni che lo compongono è possibile infatti trovare informazioni sia sui fenomeni aggregativi (Fenomeno Catene), ma anche sulle iniziative sviluppate dalle aziende (Mondo CHC), nonchè uno sguardo sul nascente fenomeno delle applicazioni dedicate al tema della salute e del benessere (Osservatorio App e Nuovi Media).

Indicazioni per il commercio elettronico

Indicazioni per il commercio elettronico

In considerazione alla sempre maggiore insistenza con cui la categoria dei farmacisti sta valutando la possibilità di aprire un proprio sito di commercio elettronico, ecco alcune indicazioni di massima per muoversi secondo le norme vigenti e non incappare in spiacevoli errori.

Normativa: Il Ministero della Salute per rispondere alle incertezze emerse a livello applicativo della legge sul commercio elettronico di farmaci, ha emanato due circolari che fissano alcuni vincoli agli operatori:

– non è consentito l’utilizzo di siti web intermediari, piattaforme per l’e-commerce (marketplace) funzionali alla gestione on line dei processi di acquisto dell’utilizzatore finale; Non è pertanto possibile usare piattaforme come Amazon per la vendita dei farmaci da banco.

– il prezzo dei medicinali venduti on line non può essere diverso da quello praticato nella sede fisica della farmacia o della parafarmacia;

– il logo identificativo deve comparire solo sulle pagine che vendono farmaci e non prodotti diversi (ad es. dispositivi medici, integratori, cosmetici);

In sintesi, le farmacie/parafarmacie possono utilizzare solo i propri siti web, differenziando tra la vendita di prodotti medicinali (Otc) e il commercio di prodotti di altro tipo come ad esempio parafarmaci o cosmetici, ecc.

L’autorizzazione: Per vendere online il titolare della farmacia o della parafarmacia dovrà ottenere preventivamente l’autorizzazione regionale e successivamente quella del Ministero della Salute. In tal modo la farmacia sarà iscritta nell’elenco dei siti autorizzati alla vendita online e si vedrà recapitato il logo identificativo.

Sito sicuro: A tutte le farmacie regolarmente iscritte il Ministero della salute, fornisce un collegamento ipertestuale da inserire nel proprio sito, come ulteriore garanzia di sicurezza.

Distribuzione dei medicinali: Il ministero della Salute impone alla farmacia di vendere online solo i farmaci acquistati dalla stessa con il proprio codice univoco e conservati presso il proprio magazzino. È infatti vietata la vendita online di farmaci da parte dei grossisti, questo vuol dire che non si può ricorrere alla formula del drop shipping per il commercio dei farmaci OTC, modalità invece che può essere usata per gli integratori e cosmetici!

Consegna dei medicinali: Per effettuare il trasporto dei medicinali venduti online occorre rispettare le linee guida del Ministero della Salute: i mezzi impiegati a tale scopo devono essere dotati di impianti idonei a garantire una temperatura che consenta la non alterabilità delle caratteristiche dei prodotti. È opportuno ricordare che è il farmacista, quale unico responsabile della vendita del farmaco, a garantire il corretto rispetto delle linee guida del trasporto dei medicinali venduti online.

Consegna gratuita: Al fine di scoraggiare una promozione “eccessiva” dei farmaci, Il Ministero ha precisato che le farmacie possono prevedere la consegna gratuita al raggiungimento di un certo importo, a condizione però che tale agevolazione sia prevista per tutti i prodotti venduti sul sito e non soltanto per i prodotti OTC.

Gli aspetti fiscali: La vendita di farmaci e prodotti online si configura come un semplice commercio elettronico indiretto. Le transazioni, pertanto, non sono soggette all’emissione della fattura elettronica, salvo non sia richiesta dal cliente; il farmacista ha però l’obbligo di annotare i corrispettivi nell’apposito registro. Al fine dell’elaborazione della dichiarazione precompilata, ogni sito deve obbligatoriamente prevedere un campo dove inserire il codice fiscale del cliente per consentire a quest’ultimo l’eventuale detrazione fiscale.

È giusto aprirsi al commercio elettronico? Può rappresentare un’opportunità valida per la singola farmacia? Voi cosa ne pensate?

GCP

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