Cosa vogliamo essere?

Ogni essere ha un compito, una propria missione da attuare. Tutti gli esseri viventi hanno la finalità di riprodursi, a questa ferrea legge non sfugge nemmeno l’uomo, anche se in questo caso, come farebbe notare Maslow, gli umani hanno anche necessità di tipo intellettuale oltre a quelle strettamente fisiologiche. L’uomo sapiens necessita di autorealizzazione per essere soddisfatto, per questo nel corso della sua vita si sforza nel dar forma ad una propria identità capace di connotarlo e farlo sentire unico.

L’importanza dell’identità

A causa delle liberalizzazioni in atto ormai da diversi anni il tema della unicità e del relativo posizionamento è un tema centrale anche nel canale della farmacia, soprattutto in quelle realtà che si trovano ad operare in contesti urbani con forte competitività. Quale può essere l’identità di una farmacia che desidera distinguersi dalle altre e non essere un mero punto di distribuzione del Sistema Sanitario Nazionale, ma un luogo unico ben posizionato nella mente del cliente? Premesso che svolgere il ruolo di dispensatore di farmaci per conto dell’SSN è già una cosa molto importante, tale attività potrebbe essere insufficiente in un contesto dove è necessario fornire delle motivazioni aggiuntive al cliente, sempre più esigente. Del resto ormai quasi il 50% delle vendite della farmacia è pagato di tasca propria dal cittadino, elemento che non può essere ignorato da chi è chiamato a condurre il business, fattore che rende anche questo canale sempre più simile ad un negozio normale, che come tale necessita di una propria identità! Attenzione perché, che ci piaccia o meno, che la dichiariamo o no, la nostra identità traspare all’esterno, perché allora non sceglierne coscientemente una missione in linea con i nostri valori e obiettivi e la dichiariamo pubblicamente? Se quando ci rechiamo ad un incontro importante scegliamo con cura l’abito e tutti gli accessori per distinguerci dagli altri invitati, perché ogni giorno riceviamo i clienti in ambienti spesso brutti e scialbi? I clienti, che ci piaccia o meno, “leggono” la nostra immagine che potrebbe essere distintiva o piuttosto anonima, con tutto quello che ne concerne in termini di vissuto, di fedeltà, e quindi di fatturato. Anche se ancora una parte della cittadinanza si reca nella farmacia più vicina per pura comodità senza badare molto al contesto, questa tendenza è meno vera in città dove a pochi metri di distanza è possibile trovare più farmacie, nel qual caso la persona si recherà in quella più affine al suo sentire.

Due realtà a confronto

Facciamo quindi due piccoli esempi per rendere più chiaro il concetto, confrontiamo ad esempio l’identità delle farmacie della catena Farmacrimi e con quella di Apoteca Natura.  Nel primo caso, non c’è dubbio che la missione del gruppo romano è quella di rispondere al bisogno di risparmio e convenienza, testimonianza di ciò sono le innumerevoli offerte commerciali che il cliente trova entrando in un Pdv della catena.  Di contro se osserviamo le farmacie Apoteca Natura, vediamo che l’identità è incentrata sul benessere del cittadino nel rispetto dell’ambiente. Le farmacie Apoteca non puntano sulle offerte commerciali, ma piuttosto nel creare un circolo virtuoso basato sul consiglio e sul suggerimento di prodotti rispettosi della salute, ma anche della natura.

Quale è quindi l’immagine che volete portare avanti? Come volete affermare la vostra identità, volete essere notati per il servizio offerto o piuttosto per la naturalità dei prodotti offerti, o per il fatto che nella vostra realtà si trovano sempre tutti i farmaci? Sicuramente dedicare qualche minuto a queste riflessioni non è tempo sprecato, del resto i mesi passano velocemente e il mercato cambia… e basta veramente poco per essere sorpassati!

Buona riflessione.

GCP

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