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Pharma Barometro



Pharmabarometro rappresenta un osservatorio sul mondo della farmacia e su tutto il settore del CHC. Nelle tre sezioni che lo compongono è possibile infatti trovare informazioni sia sui fenomeni aggregativi (Fenomeno Catene), ma anche sulle iniziative sviluppate dalle aziende (Mondo CHC), nonchè uno sguardo sul nascente fenomeno delle applicazioni dedicate al tema della salute e del benessere (Osservatorio App e Nuovi Media).

Il buono del virus

Messaggio PCG 040520

 

“e quindi uscimmo a riveder le stelle”

Dopo oltre due mesi di clausura forzata gli italiani possono finalmente tornare a vedere le stelle. Non c’è dubbio che la Fase1 di gestione di questa epidemia è stata molto difficile, e che quella che stiamo iniziando oggi lo sarà altrettanto anche se in modo diverso. Ma oggi è il giorno della “liberazione”, e come è accaduto in passato, è il momento di fare festa anche se con le dovute attenzioni dettate dalle norme di distanziamento sociale. Parliamo quindi degli aspetti positivi che questa catastrofe ha portato nei nostri modi di vivere e condurre la quotidianità. A questo proposito mi vengono in mente due cose che se volete possono essere anche buffe nella loro semplicità di adozione quotidiana.
Per questo vorrei citare due fenomeni di costume che stanno cambiando le abitudini degli americani e degli italiani. Non c’è dubbio che la crisi del Covid 19 per gli abitanti degli Stati Uniti sia coincisa con la mancanza della carta igienica. La cosa citata anche dal Wall Street Journal, nasce dall’accaparramento di questo bene di prima necessità da parte delle persone che si preparavano alla quarantena. Nel volgere di pochi giorni la preziosa carta è diventata quasi introvabile sugli scaffali dei vari supermercati aprendo così la strada all’adozione del bidè strumento esotico e quasi introvabile nei 50 Stati dell’Unione . L’adozione del nuovo strumento è divenuta così di moda che i grandi retails come Amazon hanno visto salire le richieste di acquisto di bidè dell’800/1000%. Venendo a casa nostra, sicuramente questo momento, al netto delle moltissime tragedie familiari, verrà ricordato come il periodo in cui l’italiano medio ha scoperto la video conferenza come strumento sociale e di lavoro. Sempre più persone hanno preso l’abitudine a realizzare aperitivi virtuali, oltre alle classiche video riunioni di lavoro o di studio.
Cosa può imparare da tutto ciò il settore della farmacia?
Sicuramente le due piccole storie raccontate mostrano come il vecchio adagio “il bisogno fa trottare la vecchia” sia sempre valido, e come sia la necessità a spinge in avanti la ricerca di nuove soluzioni e l’innovazione più in generale. Non c’è dubbio che le tecnologie di comunicazione a distanza che integrano il video alla voce siano ormai tecnologie mature (più che mature!) ed affidabili, elementi su cui tutto il mondo della sanità deve fare pernio per ottimizzare i costi e non ridurre la platea dei fruitori dei servizi. Il tele consulto, vedi in particolare tutto il tema delle tele medicina era fino a gennaio un servizio relegato ad una piccola nicchia di utenti, con il mese di marzo tutti gli italiani hanno scoperto che questa potente tecnologie può essere usata da tutti con grandi benefici. Difronte a questi cambiamenti il mondo della farmacia non può rimanere immobile ma dovrà piuttosto avviare una riflessione su come presidiare questo importante spazio che si è andato a creare.
Buona riflessione e buona innovazione.
GCP

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