Grazie al Covid tutto il banco del commercio elettronico è cresciuto in maniera vorticosa, non deve stupire pertanto se negli ultimi tempi anche i siti che vendono integratori o prodotti per la salute sono cresciuti di numero e volume transato.
Ebbene, in un mercato come questo c’è ancora posto per una farmacia online?
Forse sì, forse no! Dal momento che l’apertura di un sito di commercio elettronico non garantisce un successo immediato, ma di contro richiede risorse economiche e tempo per la sua realizzazione, forse, prima di cimentarsi nella creazione di una nuova farmacia online è il caso di porsi alcune domande, soprattutto se il promotore non è un nerd incallito e non ha familiarità con espressioni come SEO o SERP!
Ecco quindi quattro semplici domande che sarebbe auspicabile farsi prima di avviare il progetto, in modo da prendere coscienza prima di iniziare questa avventura.
Questa domanda va subito al cuore del tema, infatti perché proprio oggi nel 2021, quando esistono già molti siti di e-commerce magari affermati da diversi anni vogliamo scendere in questa arena già ben presidiata? Cosa mi caratterizza e mi distingue dagli altri?
Questo quesito rappresenta il complemento a quello precedente, e ci impone di riflettere sull’elemento distintivo che pensiamo di possedere rispetto alla concorrenza. Nel settore del commercio elettronico, è la capacità competitiva dell’operatore e non il possesso o meno di una certa licenza a fare la differenza, per questo è fondamentale individuare il nostro vantaggio competitivo e capire se sia veramente forte e difendibile nel tempo!
Dopo due domande più squisitamente strategiche passiamo ad una più semplice ma non per questo meno importante! La valutazione economica del progetto rappresenta senza dubbio un elemento determinante da mettere sul piatto della bilancia prima di prendere la fatidica decisione. Del resto la realizzazione del sito è solo una parte degli investimenti necessari all’avvio del progetto, a cui si devono sommare i costi per la promozione. Se il titolare, o piuttosto il personale interno alla farmacia non sa come promuovere l’iniziativa è necessario stanziare del denaro anche per il web marketing (advertising, SEO, indicizzazioni, eccetera) oltre a quello per la realizzazione del sito, solo così si potrà fare una stima attendibile sull’investimento necessario.
Definite le prime due domande e stimata la terza, passiamo a quella che tutti i buoni investitori dovrebbero porsi prima di avviare un progetto, ossia entro quanto penso di rientrare dell’investimento fatto? Riflettere sui possibili fatturati aggiuntivi, ma ancora di più sulla marginalità che tali vendite potranno apportare al business della farmacia, permette di stimare alcuni valori assolutamente fondamentali per valutare la bontà del progetto. La stima dei margini aggiuntivi, insieme a quella dei costi necessari all’avvio, ci fa capire entro quanto potremo rientrare del progetto e quindi capire la sua convenienza.
Se il risultato delle riflessioni generato da queste domande non è molto lusinghiero, e i tempi per il rientro dell’investimento appaiono troppo lunghi, forse converrebbe provare ad aprirsi al commercio online partendo da piattaforme già strutturate come eBay o Amazon. Il ricorso a questa soluzione, non solo permette di testare il web con modestissimi investimenti, ma anche di familiarizzare con le logiche del settore assai diverse da quelle interne alla farmacia di calce e mattoni.
Buona riflessione GCP
Via Luigi Salvatore Cherubini, 13 - 50121 Firenze
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