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Pharma Barometro



Pharmabarometro rappresenta un osservatorio sul mondo della farmacia e su tutto il settore del CHC. Nelle tre sezioni che lo compongono è possibile infatti trovare informazioni sia sui fenomeni aggregativi (Fenomeno Catene), ma anche sulle iniziative sviluppate dalle aziende (Mondo CHC), nonchè uno sguardo sul nascente fenomeno delle applicazioni dedicate al tema della salute e del benessere (Osservatorio App e Nuovi Media).

L’avanzata delle catene nel silenzio assordante

L’avanzata delle catene nel silenzio assordante

Visitando la fiera del passato WE a Bo, si poteva pensare che tutto fosse come sempre, più o meno come la nomenclatura della categoria che da anni è sostanzialmente immutata. Personalmente trovo questa lettura molto semplice, ma soprattutto superficiale. Attenzione, non sto affermando che il mondo della farmacia non goda di buona salute (nel caso sarebbe un paradosso visto il business trattato!), dico piuttosto che è in atto un cambiamento importante, per alcuni versi silenzioso, che in poco tempo sta generando una riorganizzazione di tutto il comparto. Il fenomeno a cui faccio riferimento è quello delle farmacie di proprietà del capitale: le catene stanno introducendo in un settore popolato da microimprese logiche industriali e finanziarie, causando non pochi contraccolpi.  Che piaccia o meno, tutta la filiera, nessuno escluso, è coinvolta nella nuova rivoluzione. Passiamo quindi in rassegna alcuni cambiamenti che l’ascesa delle catene sta imponendo agli operatori della filiera.

Industria:

Il fatto che circa un migliaio di farmacie siano passate di mano, ossia il 5% della numerica (la ponderata è ben superiore), crea degli scompensi nelle reti di vendita delle varie industrie. Di fronte al nuovo fenomeno della riduzione dei clienti le aziende stanno riorganizzando le loro field force, riducendo il numero dei venditori. Del resto, per servire un gruppo anche di 300 farmacie, non servono molti agenti, ma è sufficiente un solo Key Account esperto.

Distribuzione intermedia:

Come segnala Pharmacyscanner del 2 maggio, le nuove catene si stanno impegnando per migliorare la loro efficienza logistica, creando dei magazzini propri disintermediando almeno per i prodotti alto rotanti i grossisti. Questa iniziativa al momento avviata da Hippocrates e Dottor Max porterà un’ulteriore tensione nella distribuzione intermedia, che già fatica nel far quadrare i propri bilanci appesantiti da costi di gestione in aumento e margini sempre più risicati.

Titolari:

Infine l’onda lunga del fenomeno delle catene si sta abbattendo anche sui singoli titolari, in particolare sulle spalle di coloro che si trovano ad operare nelle vicinanze di farmacie di proprietà dei grandi gruppi. Del resto la competizione con le catene non è facile, sia per i prezzi più bassi, ma soprattutto per i servizi innovativi che sono in grado di erogare, prestazioni capaci di soddisfano le esigenze anche dei clienti più evoluti.

Che fare quindi?

Senza perdersi d’animo per il propagarsi del fenomeno, è necessario però avere una visione chiara del futuro, ossia capire bene cosa vogliamo fare nei prossimi anni. Bisogna individuare una propria strategia per fronteggiare attivamente il nuovo scenario. Del resto, anche coloro che pensano di vendere, dovranno muoversi velocemente, perché i multipli di vendita delle farmacie, dopo una prima impennata, stanno cominciando a ritracciare… Insomma il tempo delle attese e del tirare a campare sembrerebbe terminato!

Buona riflessione.

GCP

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