Da più parti si legge delle grandi opportunità fornite dall’uso dell’Inbound Marketing per promuovere a costi contenuti i diversi prodotti del vasto mondo del parafarmaco. Ma nonostante il gran parlare e le varie recensioni in tal proposito, sono ancora poche le aziende che ricorrono sistematicamente a tale strategia per aumentare le vendite dei loro prodotti, eppure i presupposti non mancano.
È sufficiente leggere alcune ricerche pubblicate nelle passate settimane sull’uso della rete da parte degli italiani per procurarsi informazioni sulla propria salute, per rimanere colpiti dal fenomeno che vede ormai coinvolti giovani e meno giovani. Secondo quanto riportato nella ricerca “Diagno-clic”: su un campione di 1.713 ragazzi tra i 13 i 19 anni, ben il 77% di essi ricerca sul web notizie e informazioni sulla salute. I temi più ricercati a questo proposito sono la forma fisica (27% ragazze e ragazzi) e l’alimentazione (26% ragazze – 17% ragazzi). Seguono la sessualità (14% ragazzi – 10% ragazze), le malattie sessualmente trasmissibili (11% ragazzi – 9% ragazze) l’ alcol e le droghe (12% ragazzi – 8% ragazze), le medicine e i farmaci (11% ragazzi – 8% ragazze).
Ma anche una categoria di italiani, anagraficamente ben più variegata di quella fotografata da “Diagno-clic” come quella dei diabetici, ricorre alla rete per trovare le risposte ai propri quesiti. Come testimoniano i dati emersi dalla ricerca Diabetes Monitor sviluppata da Medi Pragma, in collaborazione con l’Università di Tor Vergata e la Ilbdo Fondation presentata a Roma due settimane fa, il ruolo dei medici come latori di informazione si è fortemente ridimensionato a vantaggio delle fonti non mediche.
La ricerca mostra infatti come il web, è cresciuto fortemente come canale di informazione, passando dal 31,9% della passata rilevazione, all’attuale 70,9%! I dati unanimemente mostrano che ormai anche la popolazione italiana è evoluta nell’uso delle tecnologie, e che il web rappresenta una fonte di informazione rilevante, ossia che esistono i presupposti anche nel settore della salute per dare vita a fruttuose campagne di Inbound Marketing. Perché allora l’industria non sfrutta queste grosse opportunità?
La risposta a questo quesito è articolata, infatti probabilmente sono più cause che rallentano la diffusione di questa tecnica, efficiente ed economica, e che a differenza della pubblicità classica, invasiva e spesso indesiderata, rappresenta un servizio a favore dell’utente. L’adozione della nuova tecnica di promozione richiede però che l’industria, ed in particolare gli uomini di marketing, si pongano delle domande veramente pertinenti ai loro clienti/pazienti, cercando di comprendere la loro situazione, anticipando le loro esigenze in termini di informazioni di cui possono aver bisogno.
Ossia per attuare questa efficiente modalità di promozione è necessario attuare uno sforzo intellettivo più articolato rispetto a quello di appaltare alla solita agenzia una nuova campagna TV. L’Inbound Marketing non solo è molto più efficace, sono necessari investimenti estremamente modesti se confrontati con quelli necessari per una classica campagna Tv, permette anche di instaurare un vero dialogo con le persone, aprendo così un importante canale di comunicazione. Non rimane pertanto che sperare che l’industria prenda coscienza di questa grande opportunità di promozione dei propri rimedi, e che inizi a fornire le giuste informazioni di cui vanno cercando traccia sul web i suoi clienti.
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Molto condivisibile e interessante anche per la farmacia qualche suggerimento operativo rapido grazie