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Pharma Barometro



Pharmabarometro rappresenta un osservatorio sul mondo della farmacia e su tutto il settore del CHC. Nelle tre sezioni che lo compongono è possibile infatti trovare informazioni sia sui fenomeni aggregativi (Fenomeno Catene), ma anche sulle iniziative sviluppate dalle aziende (Mondo CHC), nonchè uno sguardo sul nascente fenomeno delle applicazioni dedicate al tema della salute e del benessere (Osservatorio App e Nuovi Media).

Consegna a domicilio: rivoluzione o servizio aggiuntivo?

Messaggio 130519 PCG

Alcuni esperti affermano che il vero prodotto offerto da Amazon è la comodità!

Se questa affermazione è corretta, visto l’enorme successo ottenuto dal gigante di Seattle con il suo modello di business basato sulla consegna dei prodotti direttamente a casa del cliente, non deve stupire che anche nel canale della farmacia ci sia un discreto fermento (almeno da parte dei promotori delle start up che cercano di lanciare il servizio!) in merito alla consegna a domicilio dei farmaci. Del resto, sono ormai diversi anni che a Cosmofarma nella sezione start up village fanno bella presenza giovani aziende che presentano il servizio di consegna a casa, ottenendo più o meno attenzione dalla categoria. La cosa veramente “rivoluzionaria” è che oggi il tema della consegna a domicilio sembra diventato un nuovo elemento di differenziazione, che le nascenti catene voglio assolutamente padroneggiare per differenziarsi dalla concorrenza e fidelizzare la clientela.  Una prova di questa nuova tendenza è la macchina elettrica con le insegne del Dr. Max, che il gruppo polacco  esponeva a Cosmofarma con cui intende eseguire il servizio in determinate località. Ma il tema della consegna a casa del cliente, non interessa solamente la catena Dr. Max, anche il gruppo delle farmacie Lloyds che fa capo al gruppo Celesio-McKesson, ha recentemente dichiarato di voler mettere a disposizione della clientela di Milano e Bologna il servizio di consegna a casa grazie ad un accordo con  Pharmap, start up specializzata nella consegna a domicilio dei farmaci. Del resto la tendenza a sfruttare le potenzialità del web per cambiare l’esperienza di acquisto dei prodotti venduti in farmacia  si ritrova anche in alcune App come ad esempio Uwel di Sanofi (vedi post precedente), grazie alla nuova App il  cittadino può infatti prenotare i farmaci e farseli recapitare comodamente a casa.

La domanda da porsi è pertanto se la consegna a domicilio è solamente un servizio aggiuntivo che amplia la gamma delle prestazioni della farmacia, o piuttosto una tendenza che porterà in breve a rimodellare l’esperienza d’acquisto dei farmacie e del rapporto del cittadino  con la  farmacia?

L’Italia è un paese bellissimo, dove però le innovazioni stentano a prendere campo,  testimonianza di ciò ad esempio è la diffusione delle assicurazioni online, infatti nonostante il grande impegno dei diversi operatori del settore assicurativo, la quota delle polizze acquistate sul web si attesta ad un misero 15%, pertanto si potrebbe pensare che il fattorino che consegna il pacchetto dei farmaci a casa del cliente, sarà un fenomeno ad appannaggio di una ristretta cerchia di indaffarati milanesi e poco più, almeno nel breve.  Non c’è dubbio però che tale servizio nel medio lungo, ossia nei prossimi  10 anni prenderà sicuramente piede in vaste zone d’Italia. Del resto con il dispiegarsi degli anni ’20, tutto il gruppo dei nati prima degli anni sessanta avrà varcato la soglia dei  65 anni, età in cui gli acciacchi aumentano e con essi l’uso dei farmaci, di contro questi giovani vecchietti, abituati da tempo con acquistare sul web ed alla  consegna  a casa, sicuramente vorranno anche per l’acquisto dei farmacia la stessa comodità che provano tutti i giorni comperando su Amazon!

Buona riflessione.

GCP

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