Gli elementi che condizionano il risultato economico

I cambiamenti imposti dal SSN negli ultimi anni sul prontuario terapeutico non solo hanno mutato il mix dei ricavi delle 20.000 farmacie, ma talvolta anche il risultato economico delle stesse. In passato la gestione della farmacia non richiedeva particolari accortezze, ma ormai quei tempi sono andati ed oggi è necessario porre molta attenzione ai fattori che condizionano il risultato finale, per non rischiare di rimanere insoddisfatti dei guadagni ottenuti. Il risultato di gestione della farmacia è la risultante dell’interazione tra le voci di ricavo (entrate) meno quelle di costo (uscite), ossia dalla somma dei ricavi si sottraggano successivamente tutti i costi, fino ad arrivare all’utile di gestione. Senza addentrarci in aspetti prettamente tecnici, passiamo in rassegna le tre voci più importanti che condizionano in maniera rilevante il risultato di gestione e quindi i soldi generati dalla farmacia.

1. Fatturato sviluppato: Banale a dirsi, ma il primo elemento che condiziona il risultato finale è il valore totale dei ricavi, ossia la sommatoria delle vendite libere e dei ricavi derivanti dalla spedizione delle ricette. Dal momento che per calcolare il risultato di gestione si parte propria da questa voce sottraendo successivamente i diversi costi, più grande è il fatturato, più cospicui dovrebbero essere gli utili di gestione, anche se questo non è sempre vero! A parità di fatturato si possono avere utili diversi, tutto dipende dai costi che si sono sostenuti per sviluppare il fatturato. Pertanto, il suo ampliamento se fatto in maniera armonica, non può che essere positivo.

2. Il costo del venduto: Con tale nome si indica la spesa che la farmacia ha sostenuto per acquistare i prodotti. In ragione della natura del business, che si basa principalmente sulla rivendita di prodotti acquistati da terzi, tale voce è estremamente rilevante e può oscillare tra il 60/70% dei ricavi totali. Tale importo è fortemente condizionato dal mix delle vendite praticate, ossia dal rapporto tra vendite libere e prodotti mutuabili. Generalmente i prodotti di libero commercio garantiscono una marginalità maggiore rispetto ai prodotti mutabili, pertanto la loro predominanza sul fatturato, tende ad abbassare il costo del venduto migliorando così il risultato finale di gestione. Attenzione perché il costo del venduto è influenzato anche delle politiche di acquisto dalla farmacia. Pertanto azioni che permettono di ottimizzare gli acquisti, come accordi quadro con un grossista di riferimento, o lo sviluppo di una partnership con alcuni fornitori, contribuiscono a ridurre i costi di acquisto, migliorando l’utile. Piccoli miglioramenti su questo fronte apportano enormi benefici sul risultato di fine anno!

3. Costo della struttura: sotto questa voce rientrano tutti i costi legati al pagamento dell’affitto dei locali, dell’energia elettrica, del gas e del telefono, ma anche gli stipendi dei collaboratori. Come tutti i costi, la loro riduzione apporta benefici nel conto economico, pertanto il loro contenimento deve essere perseguito con sistematicità. Attenzione però a tagliare in maniera improvvisa voci che condizionano il livello di servizio erogato alla clientela come ad esempio una riduzione eccessiva della squadra dei collaboratori.

Concludendo, se volete migliorare il risultato di gestione ricordate questi tre semplici consigli:

1. Sviluppate in maniera sana il fatturato
2. Ottimizzate gli acquisti riducendo il numero dei fornitori
3. Coccolate i collaboratori, vero elemento di connotazione della farmacia

Voi cosa ne pensate? Raccontateci la vostra esperienza.

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