Carenza di farmacisti

Alla ricerca del personale…

Con l’avvicinarsi dell’estate e quindi delle ferie, il tema della carenza del personale è sempre più stringente, ed alcune realtà sono veramente in forte tensione: sia catene che singole farmacie non riescono a trovare farmacisti. Un esempio della criticità del momento è rappresentato dall’iniziativa che ha intrapreso un titolare della provincia di Pisa, il quale, trovandosi in difficoltà con il personale a causa di problemi di ferie e non riuscendo a individuare nessuna sostituzione, ha deciso di recarsi alle varie sessioni di laurea della locale facoltà di Farmacia, in modo da incontrare direttamente i giovani neolaureati e vedere di persona se tra questi riusciva a individuare il tanto agognato sostituto estivo.

L’importanza del personale

Come dibattuto in un precedente post sul tema del personale, i collaboratori sono assolutamente determinanti per il successo della farmacia; sono infatti i collaboratori con le loro caratteristiche che connotano la singola farmacia, ma ora in alcuni casi il problema non è più individuare il candidato ottimale, quello capace di fidelizzare la clientela, e sviluppare il business… ma piuttosto trovare una persona per svolgere il lavoro al banco e non rischiare di non riuscire ad eseguire correttamente il servizio di erogazione del farmaco.

Un problema che ha radici lontane

La crisi a cui stiamo assistendo ha radici molto lontane, e possiamo tranquillamente affermare che tale difficoltà è frutto della poca lungimiranza della categoria dei titolari. Nel corso degli anni i proprietari di farmacie hanno mostrato scarso interesse alla comprensione delle lamentele del gruppo dei collaboratori, perpetrando in molti casi una gestione paternalistica finalizzata alla gestione dello status quo. Un esempio lampante di tale distanza tra le parti sono gli 8 anni che sono intercorsi prima del rinnovo del contratto avvenuto l’11 settembre dell’anno passato. Se uniamo ad un compenso non certo ricco, gli orari sempre più pesanti, si comprende facilmente perché molti farmacisti decidono di dedicarsi all’insegnamento o ad altre professioni, da qui la mancanza oggettiva dei collaboratori.

Una possibile soluzione

Tutte le persone, più o meno, cercano in maniera incessante due cose, un reddito maggiore, ed un adeguato apprezzamento. Se si desidera attirare collaboratori nella propria farmacia, è necessario ripensare il modo di gestione del business e delle risorse umane, mettendo in campo due iniziative, ormai non più rinviabili: sistema incentivante e formazione. Il sistema incentivante permette di superare la limitazione della retribuzione sindacale, fornendo denari aggiuntivi al collaboratore; compenso che il titolare pagherà soltanto al raggiungimento di determinati obiettivi preventivamente stabiliti. Ma l’uomo non vive di solo pane… anche la leva della formazione può contribuire a rendere il “pacchetto” più interessante, ed attirare collaboratori. Investire nella formazione dell’addetto al banco, porta due importanti vantaggi, in quanto non solo motiva il professionista (cosa non certo secondaria), ma l’aumento delle competenze del collaboratore si riverserà sui clienti, con l’aumento della soddisfazione e delle vendite!

Buona riflessione.

GCP

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