Stamani mentre mi accingevo a scrivere la newsletter settimanale di Pianeta Farmacia, mi è giunto un messaggio di posta elettronica da Riccardo Scadellari, vera star dei social per le sue innumerevoli pubblicazioni, ma anche per la sua sagace newsletter (anche io leggo con grande attenzione settimanalmente il messaggio anche se con pochi risultati!).
La lettura del messaggio di Scadellari, che ho riportato integralmente sotto, mi ha fatto riflettere su un’idea che mi girava in testa da tempo, ossia come mettere a frutto positivamente i molteplici consigli che l’attuale società dell’informazione ci invia giornalmente anche nel settore della farmacia.
Questa newsletter non serve a nulla (*):
Mi chiedo continuamente cosa posso fare per le persone che mi leggono, come posso essere utile a chi acquista i miei libri, oppure a chi segue i miei corsi. Come posso far svoltare e far crescere le aziende o le persone che acquistano la mia consulenza?In questi anni ho capito come funziona il grande circo dei contenuti (che alcuni chiamano fuffa); quelli che – come accade per gli spacciatori di droga – vengono regalati inizialmente nella speranza che diventino l’abitudine nel cliente, per indurlo a legarsi e acquistarne sempre di più.Ho compreso che non sono solo io il problema, ho una responsabilità parziale. Non ho la capacità o il potere di cambiare le persone con il solo uso della parola. Posso tentare di istruirti, farti ragionare e ispirarti, tuttavia non sono determinate. Nella maggioranza dei casi sono solo una perdita di tempo.Quanti milionari ci sarebbero, se leggere libri su come diventare ricchi, rendesse davvero facoltosi?Quante aziende come Amazon, Apple o Google ci sarebbero se tutti quelli che leggono le biografie dei loro fondatori creassero imprese di successo? Quanti nababbi ci sarebbero se tutti quelli che partecipano ai seminari e webinar su come raddoppiare i propri risparmi lo facessero davvero?
Il consiglio del dietologo non ti renderà magro o sano. I guru non ti renderanno ricco. Il tuo personal trainer non ti renderà un atleta. Questa newsletter non ti renderà amato, seguito o efficace. Così come guardare un video di un atleta non ti farà tornare in forma. La formazione serve nella misura in cui poi la applicherai a te stesso. Studiare non serve se non lo metti subito in pratica. Ti devi assumere la responsabilità! (*) Tratto dalla newsletter del 04/02/22 di Riccardo Scandellari |
Anche io nel mio piccolo, quando comincio a scrivere i diversi pezzi da inviare agli iscritti alla newsletter, mi domando sempre cosa potrebbe interessare i lettori, e soprattutto cosa potrebbe influire nel miglioramento del loro lavoro. Certamente alcuni argomenti sono più facilmente “digeribili” di altri, alcuni altri attirano di più, ma il tema di fondo a mio avviso è se quell’informazione, più o meno preziosa, si fisserà veramente nella mente del lettore, se questo proverà a metterla in pratica, o piuttosto svanirà come un sogno al momento del risveglio!
Attenzione all’effetto Instagram!
Con “effetto Instagram” intendo quella situazione dove si osservano tante immagini più o meno belle, ma come un malato di bulimia, ingurgitiamo tutto senza metabolizzare; esempio di ciò è che una volta finito non ci ricordiamo quasi nulla di quello che abbiamo visto. Del resto la maggior parte delle persone è iscritta ad una gran numero di newsletter, e quando va bene legge i vari messaggi in maniera assolutamente superficiale, se non solamente i titoli prima di cancellarla!
Fare tesoro delle letture
Se vogliamo dunque che i video corsi o i consigli che leggiamo, incidano positivamente nel nostro operato ampliando il nostro bagaglio conoscitivo, dobbiamo fare un passo ulteriore, ossia oltre alla fruizione, è necessario provvedere alla metabolizzazione dell’informazione. Un buon modo (magari antico) per fissare le informazioni è prendere appunti su un quaderno, e poi provare a mettere in atto ciò che si è appreso: del resto senza un adeguato sforzo di riflessione sull’argomento, il rischio è quello di aver visto o letto qualcosa di interessante, ma di cui non rimarrà niente nella mente.
Buona riflessione.
GCP
Via Luigi Salvatore Cherubini, 13 - 50121 Firenze
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