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Pharma Barometro



Pharmabarometro rappresenta un osservatorio sul mondo della farmacia e su tutto il settore del CHC. Nelle tre sezioni che lo compongono è possibile infatti trovare informazioni sia sui fenomeni aggregativi (Fenomeno Catene), ma anche sulle iniziative sviluppate dalle aziende (Mondo CHC), nonchè uno sguardo sul nascente fenomeno delle applicazioni dedicate al tema della salute e del benessere (Osservatorio App e Nuovi Media).

Black Friday no grazie!

Messaggio 021119 PCG

Black Friday? C’è chi dice no. E’ categorico quello di Ecoalf, azienda che trasforma in tessuti materiali di scarto come le reti da pesca, e spiega: “come parte della nostra filosofia, noi non parteciperemo al black friday.
Abbiamo bisogno di essere consapevoli e creare meno rifiuti.
Riparare, scambiare, donare e riciclare sono soluzioni semplici che possiamo adottare come individui”.

Rifò, giovane brand pratese di moda ecosostenibile, al posto del Black Friday, lancia il Green Friday: per tutta la settimana devolverà 5 euro per ogni prodotto acquistato, contribuendo alla raccolta fondi di Fashion Revolution, il movimento internazionale per cambiare radicalmente il modo nel quale i vestiti vengono prodotti e acquistati.

Se queste sono le iniziative di aziende che operano in un settore altamente competitivo, dove gli acquisti sono guidati dal desiderio di possesso, dalla novità, dalla moda e non certo dal bisogno reale (visto come sono pieni gli armadi degli italiani), quali dovrebbero essere le reazioni del mondo della farmacia a questa orgia consumistica del Black Friday?

E’ vero il business negli ultimi anni langue, e i ricavi, quando va bene sono piatti e quindi ben vengono tutte le iniziative che possono rivitalizzare il fatturato come inventarsi il venerdì degli sconti, ma attenzione ad esasperare questo concetto, il rischio concreto è quello di banalizzare i prodotti ed il canale!

Forse in molti ci dimentichiamo che il vero valore di un prodotto, ma anche di un negozio è il contenuto emozionale, l’importanza che attribuiamo all’oggetto, è la “sacralità” che percepiamo nella boutiques in cui possiamo acquistare lo specifico prodotto a determinarne il prezzo, se cadono questi requisiti si aprono le porte dell’inferno, o se vogliamo essere meno enfatici quelle della guerra del prezzo con tutte le conseguenze del caso. Negli ultimi anni la farmacia ha già dovuto confrontarsi con una grossa “banalizzazione” (vedi l’ascesa dei generici) con la conseguente riduzione dei fatturati. L’applicazione del Black Friday in un certo qual modo non fa altro che banalizzare i prodotti di libero acquisto, portando l’attenzione delle persone sul fattore prezzo, facendo così dimenticare tutto il valore che il canale può offrire.

Come ho avuto modo più volte di ricordare nel passato, il valore della farmacia e la sua crescita passano attraverso lo sviluppo della sua eticità e della professionalità delle persone che vi lavorano all’interno.  Piuttosto che lanciarsi in iniziative dal dubbio ritorno, come quella di creare il Black Friday perché non pensare ad un venerdì particolare dove la farmacia presenta i sui servizi a prezzi scontati o addirittura gratuiti, permettendo così alla clientela di poter approfittare di prestazioni importanti che contribuiscono a rinforzare l’immagine della farmacia come struttura etica. Del resto è proprio questa immagine di professionalità che permette di vendere cosmetici ed integratori a prezzi più alti che in altri negozi.

Pertanto, il prossimo anno quando un sedicente consulente di marketing vi suggerirà di fare il Black Friday nella vostra struttura, riflettete bene e pensate al fatto che  per un momentaneo ed effimero aumento delle vendite di un giorno, magari state sacrificare l’immagine della farmacia costruita con tanta dedizione.

Buona riflessione a tutti.

GCP

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